DERFFLINGER
E' un galeone di origine olandese denominato "Fleute"
Il Derfflinger è un quattro ponti con cassero molto sopraelevato e convergente verso la mezzeria. Il quarto ponte (verso poppa) si restringe infatti in modo inconsueto creando una vista in pianta del tutto particolare.
Sotto
molti aspetti il Derfflinger è una nave particolare. Il ponte di batteria ad
esempio è armato con una sola coppia di cannoni mentre la maggior parte
dell'armamento (dieci cannoni) si trova sul ponte di coperta, o meglio in quella
parte della coperta che si trova al di sotto del cassero e del castello.
La galleria è pertanto quasi priva di armamento e nasce quindi spontanea la domanda se sia il caso di chiamarla batteria oppure, più ragionevolmente anche dal punto di vista tecnico, frapponte.
Al di sotto del frapponte (d'ora in avanti lo chiameremo con questo termine) troviamo un grande vano destinato alla raccolta delle gomene dell'ancora. La cambusa è situata sullo stesso livello del ripostiglio dei cavi e in posizione di mezza nave la cappa che sporge nel frapponte immediatamente al di sotto del pagliolato di coperta.
Questa sistemazione della cambusa, quasi uguale in tutte le navi germaniche e olandesi, nasceva dalla necessità di espellere i fumi della cucina senza peraltro che sulla stessa giungessero acqua e vento.
Si consideri un momento la situazione di "abilità" della coperta di una nave del XVII secolo.
A parte la zona scoperta del ponte spesso anche quelle coperte si trovano in condizioni di totale apertura. Nel Derfflinger ad esempio il locale di cassero, armato con sei cannoni e con la barra del timone, prendeva aria da ben undici aperture. Prima di tutte il passaggio di aria e di luce coperto a pagliolato che si trovava immediatamente al di sopra dell'argano verticale. Poi i sei sabordi degli altrettanti cannoni e quindi verso poppa dalla losca del timone e verso prora da due porte comunicanti con il ponte di coperta.
Da ultimo il passaggio del rinvio della barra del timone posto immediatamente a poppavia della mezzana.
Come si vede perciò si tratta di un considerevole numero di passaggi di aria al quale si potrebbe aggiungere l'apertura della scala proveniente dal ponte sottostante. Quest'ultimo, privo o quasi di aperture, doveva necessariamente essere tenuto in condizione di corrente continua per essere sufficientemente arieggiato valorizzando perciò anche l'apertura della scala anzidetta.
Da queste considerazioni si giunge ad una conclusione quanto meno preoccupante e cioè che una nave del '600 era formata da una alternanza continua di locali gelidi ed estremamente ventilati con locali malsani e privi di ventilazione.
Vi era perciò una vasta scelta di malattie disponibili sul "menù", dallo scorbuto al colera, dalla tisi alla polmonite galoppante. Per non parlare delle piacevolezze traumatiche sempre possibili in coperta come "bozzellate" sul cranio e simili.
E tutto ciò senza l'evento straordinario ma prevedibile di uno scontro a fuoco.
Ma torniamo alla sistemazione dei locali del Derfflinger.
A poppavia della cucina e sullo stesso livello troviamo alcuni grandi locali adibiti alla sistemazione di munizionamento, provviste e botti dell'acqua, locali ai quali si accede attraverso una scala proveniente dal frapponte. La pompa di sentina del frapponte ha la leva di azionamento orientata diagonalmente per evitare che l'uomo addetto alla manovra precipitasse attraverso la scala nel locale sottostante. Non risultano infatti (chiusure (botole o quartieri) che proteggano le aperture delle scale che collegano un ponte all'altro.
Il sistema di zavorratura si estendeva per tutta la lunghezza della nave in un locale unico di stiva di difficile accesso. Infatti, similmente a quanto avviene per il locale di recupero della gomena al quale si accede da una botola ben visibile, l'accesso alla stiva non presenta un passaggio a botola mentre contro la parete esterna della cucina è sistemata una scala a cremagliera.
La zavorra era composta prevalentemente di pietre (sulle navi francesi era frequente l'uso del carbone al posto delle pietre) e che la composizione della zavorra variasse sia come quantità che come posizione.
Nei locali di poppa veniva alloggia tutto l'approvvigionamento necessario per un viaggio anche di molti mesi (munizioni, polveri, acqua e provviste) pertanto la zavorra presumibilmente veniva spostata verso prora e successivamente, quando tale materiale approvvigionato si esauriva, veniva riposizionata per riequilibrare l'assetto della nave.
Nel frapponte erano alloggiati due cannoni da 6 once verso poppa, l'argano verticale inferiore e, circa a mezza nave , la pompa di sentina e la cappa della cucina. Invece verso prora, sempre nel frapponte, in posizione subito a poppavia dell'albero di trinchetto, era sistemata il grande rinvio per le gomene delle ancore.
Data la posizione fortemente arretrata dell'argano salpa ancore (posto a poppavia dell'albero maestro) non è chiaro di come avveniva tale la manovra.
In coperta, sistemati dietro l'albero di trinchetto e a quello di maestra, sono sistemati i verricelli per sollevare i grandi e pesanti pennoni dei trevi. Detti verricelli venivano manovrati a mezzo dell'arganello del cassero.
Sul cassero ed in posizione scoperta si trova la postazione del timoniere con la barra che fuoriesce dalla pavimentazione e, subito davanti, la chiesuola contenente la bussola. Quest'ultima era illuminata da due piccoli lumi ad olio posti ai lati.
Il Derfflinger non ha una decorazione molto ricca. Poca e sobria sullo specchio di poppa e quasi assente sulle fiancate ed a prora.
Lo specchio contiene la figura intera del Maresciallo in corazza pettorale da campo nera con veste blu. Il mantello è parimenti blu con foderatura in rosso cremisi. I pantaloni sono di pelle e la sciarpa è rossa, il cappello è nero e sormontato dal alcune penne rosse e bianche, il tutto su un fondo di colore blu molto chiaro.
L'incorniciatura realizzata con tendaggio è color rosso cupo con frange dorate.
L'insieme dello specchio di poppa è sormontato da due delfini dorati come pure sono dorate le due ghirlande che fiancheggiano la larghissima losca attraverso la quale la barra principale del timone penetra all'interno dello scafo.
Tra i due delfini che sormontano lo specchio di poppa è alloggiato uno scudo con stemma, su tale medaglione centrale è presente la simbologia brandeburghese ed esattamente l'aquila brandemburghese nera con scettro dorato e scudo blu il tutto so fondo bianco.
La stessa raffigurazione appare, in dimensioni differenti, su tutte le bandiere del Derfflinger.
Il Derfflinger come tutte le navi da guerra durante la sua esistenza subì numerose trasformazioni e modifiche in particolar modo nell'armamento, la sua lunghezza era di 110 piedi (circa 45 metri), una larghezza di 23 piedi e 170 tonnellate di dislocamento.
***************************