
H.M.S. VICTORY
Forse non si tratta del vascello più bello ne del più armato, ma certamente la sua notorietà e le simpatie che raccoglie da parte del modellista nonché la possibilità di prendere visione dell'originale attualmente esistente fanno di questo vascello la riproduzione più ambita.
Inoltre numerosi disegni e scatole di montaggio hanno ancor più contribuito alla diffusione di questo modello.
Non tutti sanno che l'H.M.S. VICTORY è la settima unità inglese in ordine di tempo a portare questo nome.
La prima infatti risale al 1562 ed era armata con soli 39 cannoni. Altre ne seguirono nel 1620 e nel 1701.
Il nome si ripeteva successivamente e ad ogni nuova costruzione aumentava il numero dei cannoni. La sesta infatti è del 1741 ed è forte di ben 100 cannoni, appena di poco inferiore all'ultima e più famosa Victory.
Nel 1759, per ordine dell'allora Primo Lord dell'Ammiragliato Sir George Anson e con la supervisione del sovraintendente Sir thomas Slade, venne iniziata nei cantieri reali di Chatham la costruzione dell'ultima Victory.
A causa della lunga ricerca dei legnami più adatti nonché della complessità della struttura, la costruzione si protrasse per sei anni ed il varo avvenne soltanto il 7 maggio 1765.
Le vicende belliche più note che resero famoso questo vascello sono le seguenti:
1782 - Battaglia di Gibilterra sotto il comando del Cap. Lord Richard Howe;
1793 - Battaglia di Tolone - Comandante Cap. Lord Samuel Hood;
1796 - Campagna di Corsica;
1797 - Battaglia di Capo San Vincenzo sotto il comando dell'allora Cap. Sir Orathio Nelson;
1805 - Battaglia di Trafalgar - Cap. T.M. Hardy - Ammiraglio O. Nelson.
Su quest'ultima battaglia che riveste particolare importanza storia sia per le conseguenze politiche che per il numero e la qualità dei partecipanti vale la pena spendere poche righe.
Fino a quell'epoca le regole della battaglia navale, codificate dai vari ammiragliati, consistevano nel porsi in formazione di fila sfilando di fronte alla flotta nemica e sfruttando al massimo il fuoco delle fiancate che si presentavano le une di fronte alle altre.
Un comandante che avesse subito una sconfitta, al suo rientro in patria veniva invitato a rendere conto del suo operato per stabilire se la sconfitta fosse da attribuire ad un non ortodosso comportamento durante lo scontro.
Quindi Nelson rischiò molto quando ruppe la formazione inglese ordinando l'attacco diretto con la Victory a tagliare in due la formazione franco-spagnola e con quindici delle sue unità ad effettuare un attacco nave contro nave presentando la prora al potente cannoneggiamento delle fiancate nemiche.
Facevano parte della formazione inglese navi illustri come Spartiate, Agamennon, Temeraire, Royal Soverign, Belleisle, Tonnant, Bellerophon, Prince, Dreadnought.
Tra le francesi Formidable, Duguay Trouin, Bucentaure, Algesiras, Argonaute e tra le spagnole S. Francisco de Asis, Santissima Trinidad, San Leandro, Santa Ana, Principe de Asturias e San Juan Nepomuceno.
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